MACBETH

Macbeth. Salauno Teatro
Acculae Ass.Culturale L’Aquila & Gitiesse Artisti Riuniti Roma
presentano:

MACBETH
di William Shakespeare
Adattamento e regia di Antonia Renzella

Costumi Velia Gabriele
Musiche a cura di Phono Art
Effetti speciali Pianeta Magia Roma
Luci Michele Innocenzi

Con: Fausto Morciano, Antonia Renzella, Andrea Fugaro, Armando De Ceccon,
Marco Cassini, Francesco Pompilio, Andrea Palladino, Massimo Leone,
Gemma Maria La Cecilia, Valeria Bafile, Ilaria Micari, Andrea De Petris, Shiva
Guerrieri.

“A tutti i nevrotici del successo, dell’apparire, del diventare, in un mondo di vincitori volgari e disonesti. Per educare a non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo”

Inizia e finisce in un cupo giorno di pioggia.
In uno stato stravolto da guerre e sovvertimenti politici, un ufficiale moribondo attraversa una brughiera per recare al re il bollettino di guerra: il generale Macbeth ha aperto in due con la spada il corpo del ribelle Macdonald e ne ha tagliato la testa, ribaltando le sorti una rivolta compromessa.
Di ritorno dallo stesso campo di battaglia, Banquo e Macbeth sono suggestionati da un incontro che ha il sapore di una visione profetica. Tre mendicanti straccione si inchinano al loro cospetto caricandoli di speranze per un futuro non troppo lontano. Poi si dileguano, gridando al vento la loro sorte. Forse sono solo pazze. La profezia fa emergere in Macbeth il turbamento di un desiderio negato: diventare re.
Come preannunciato dalle tre “streghe” un attimo dopo Macbeth viene designato Signore di Cawdor: è salito un gradino in più nella scala sociale, il futuro può cambiare.
È così che inizia “la discesa” di Macbeth all’interno di sé stesso: le tentazioni lavorano in lui producendo nella sua mente immagini grandiose e terrificanti tra desiderio, repulsione e previsione di gesta sanguinarie.
Intanto lady Macbeth prepara il festino per l’ospite che <<verrà mangiato>>. La notte che vedrà a battesimo i signori Macbeth come assassini.

In questa dark tragedy sospesa tra dramma storico e favola nera tutto accade di notte, di notte si uccidono gli amici, i parenti. La notte è un incubo che non finisce mai, perché i rimorsi e le inquietudini, come scorpioni velenosi sconvolgono la mente e non fanno più dormire, perché i morti risorgono e riappaiono come fantasmi.
Le pareti domestiche rivelano in trasparenza figure minacciose che agitano gli incubi di notturni. Gli specchi riflettono un doppio oscuro e inquietante: chi è l’altro che ci guarda?